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Apinsieme Rivista Nazionale di Apicoltura. Il sommario lo trovi qui a fondo pagina. Al termine del processo di acquisto e a pagamento avvenuto ti sarà inviato il link per scaricare il numero della rivista.
Eccoci al primo numero del 2024. Apriamo l’anno con alcune novità delle quali vi diamo conto nell’editoriale di pagina 5. Lo trovate anche qui sul sito.
Leggi l’editoriale
Nei giorni 1, 2, 3 marzo ci troverete a Piacenza per la 40a edizione di Apimell. Venite a trovarci allo stand A27. Ed ora il sommario del numero
(…) La crisi ha coinvolto i consumi in genere e ha interessato, inevitabilmente, anche produzione e commercializzazione del miele. Pure i produttori di materiali per l’apicoltura, farmaci e servizi vari stanno conoscendo le loro sofferenze. Gli apicoltori, da parte loro, hanno dovuto confrontarsi con la crisi e con l’inflazione, da consumatori e da produttori. Ci siamo ancora tutti dentro (…)
Il miele è una sostanza dolce naturale che le api (Apis mellifera) producono dal nettare di piante o dalle secrezioni provenienti da parti vive di piante o dalle sostanze secrete da insetti succhiatori che si trovano sulle piante che esse bottinano, trasformano combinandole con sostanze specifiche proprie, depositano, disidratano, immagazzinano e lasciano maturare nei favi dell’alveare (Direttiva 2001/110/CE del Consiglio, del 20 dicembre 2001, concernente il miele. G.U.C.E. n. L 10 del 12/01/2002, 47 – 52)
Abbiamo chiesto a Riccardo Terriaca, segretario generale di “Miele in Cooperativa”, una realtà apistica a cui fanno riferimento 390mila alveari, di esprimere le sue eventuali perplessità su un prodotto che sta destando non pochi allarmi fra gli apicoltori. Terriaca non ha dubbi, “la soluzione non sta nel vietarne la vendita ma di non chiamarlo miele. Perché? Semplice, è un’altra cosa”. È chiaro che chiameremo a esprimersi sulla quaestio altri interpreti del comparto
Una proposta didattica per un’opera d’arte collettiva che si pone l’obiettivo di essere documento e strumento di promozione di cultura, non solo estetica, e di valori universali positivi, codificati e codificabili nel recinto del “sacro”.
La morte per fame dell’alveare naturale del tronco del castagno insegna all’apicoltore che è importante privilegiare l’aspetto biologico di vita delle api rispetto a quello prettamente produttivo
Questa volta il nostro inventore per caso sente forte il problema del rispetto dell’ambiente e dice no all’usa e getta. E allora basa la sua ideazione sul riciclo di materiali che ha già a portata di mano, anche in laboratorio
Apinsieme è da sempre attenta ai sani principi di alimentazione; infatti, il miele ne fa pienamente parte. Facciamo la nostra parte attraverso un’azione forte di sensibilizzazione dei lettori e delle istituzioni pubbliche affinché l’educazione alimentare e, più in generale, l’educazione a stili di vita consapevoli e sostenibili vada sempre più affermandosi. Pubblichiamo volentieri il comunicato stampa dell’Università di Torino
Otto anni con voi a valorizzare un’apicoltura consapevole, libera, sostenibile. Lo sai che la tua foto può finire in copertina?
Come ben sappiamo, l’apicoltura odierna presenta grandi problematiche da affrontare che a volte mettono a dura prova l’apicoltore e le api. Tralasciando le cause scatenanti che noi come apicoltori non possiamo controllare direttamente, come il cambiamento climatico, la mancanza di foraggio e le malattie, su tutti gli altri fattori che influenzano negativamente il nostro mondo, come la gestione apistica, il coefficiente spesa/guadagno, investimenti, eccetera eccetera, abbiamo il pieno controllo della situazione
Il sistema nervoso può diventare un obiettivo importante per il veleno d’api (VA), detto anche apitossina, in quanto è in grado di modulare le sinapsi e di attuare selettivamente su diversi canali ionici e recettori (Silva et al., 2015), come mostrano numerose ricerche citate nell’articolo. È interessante notare che l’evoluzione ha messo a punto in numerose specie una serie di veleni che ci forniscono una vasta gamma di potenziali farmaci impiegabili nel trattamento di diverse malattie, compresi i disturbi del sistema nervoso centrale
Si sente spesso parlare di Blue Monday – il giorno più triste dell’anno – e molti sembrano crederci. Che cosa c’è di scientifico? Ci sono trucchi per superarlo anche attraverso l’alimentazione? Grazie.
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