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Apinsieme Rivista Nazionale di Apicoltura.
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Il sommario del numero
Carissime lettrici e carissimi lettori, eccoci al numero di Febbraio e in dirittura di arrivo per Apimell 2020 che si svolgerà a Piacenza dal 6 all’8 marzo 2020. Apinsieme sarà presente e ci troverete allo stand B31.
Prosegue il concorso vota la Copertina del cuore 2016-2019: potete vincere premi offerti dai nostri sponsor Chemicals Laif, Compa, MP Zootrade e abbonamenti offerti da Apinsieme
(…) l’uomo che sta stravolgendo il clima, sommergendo i terreni di chimica tossica e pesticidi, stravolgi-mento che insieme ai cambiamenti climatici ha un forte impatto negativo sulle api e dunque sulla produzione del miele e degli altri prodotti dell’alveare (…)
Il 28 novembre 2019 si è tenuto a Milano un incontro organizzato dall’Unione italiana Food* con le principali sigle di rappresentanza degli apicoltori: UNAAPI, AAPI, FAI, ANAI e CONAPI, per analizzare la crisi del mercato del miele. Al primo incontro ne ha fatto seguito un altro, il 16 gennaio 2020. Vediamo che cosa è successo
Scienza e informazione manipolate a servizio dell’industria dei veleni, per scongiurare l’introduzione di divieti nel sistema agricolo USA
Ancora pochi giorni e la stagione prenderà il via ed è già tempo di preparare il nuovo materiale per iniziare a fare pulizia di telaini vecchi e neri procedendo gradualmente con l’inserimento di fogli cerei nuovi…
Per noi apicoltori è questo il periodo nel quale iniziare a guardare avanti e cominciare a fantasticare. Siamo al mese che prelude a quel meraviglioso e imperdibile appuntamento che è la fiera di Apimell, a Piacenza; esposizione che segna inesorabilmente la ripresa di una nuova stagione apistica, e che probabilmente tutti noi stavamo aspettando con ansia e trepidazione già dallo scorso novembre
Intervenire sulla qualità dell’aria è imperativo per la salute dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi. E sì è una misura vitale anche per le api che risentono fortemente dei cambiamenti climatici, dei quali lo smog è anche la causa più importante. Insomma, non basta gridare al pericolo della “Ultima ape”, ma occorre attuare le misure adeguate per invertire la tendenza
A chent’annos. Quando io ed Enrico siamo stati contattati da Maria Aresu, un’apicoltrice sarda che mi aveva invitato a un Convegno nei dintorni di Cagliari tantissimi anni fa, correva il 1983, non abbiamo pensato più a una coincidenza ma a una fatale attrazione naturale. Lette le prime 20-30 pagine ci siamo guardati negli occhi e vi abbiamo letto la stessa inequivocabile decisione: dare gambe a quanto scritto dalla Aresu e farlo diventare un libro. Far rivivere attraverso i suoi personaggi una Storia che ci racconta un certo modo di fare apicoltura e ci riporta indietro nel tempo (…) Prosegue poi Antonio D’Angeli… Quando Massimo Ilari ed Enrico Pasini mi hanno parlato di questo libro e proposto di scriverne la “Prefazione” insieme, probabilmente non immaginavano quale regalo, in realtà, mi stessero facendo. Per un “Sardo” d’adozione come me, che da quarant’anni ama e si innamora ogni giorno delle api da miele, non poteva esserci motivo migliore per delle riflessioni su un’opera come questa, capace di, motivare entusiasmare e trasmettere passione.
Troverete il libro in anteprima durante APIMELL, sia durante la presentazione che avverrà venerdi 6 marzo alle 10 presso la Sala C, sia nel nostro stand B31
Il ronzio delle api, piacevole e in perfetta sintonia con i suoni della natura, invita al rilassamento e alla meditazione mentre i profumi dell’alveare sono ricchi di resine e oli essenziali utili all’apparato respiratorio… e non solo
Potremmo definire la pappa reale un cibo funzionale, cioè capace di generare degli effetti positivi sulla salute. Sarebbe, però, importante suscitare maggiore interesse e attenzione nei medici e nei ricercatori, presso i quali lo scetticismo verso la naturopatia è spesso ingiustificato, considerato che è propria la moderna ricerca scientifica e non una qualche forma di superstizione a dimostrare l’efficacia farmacologica di prodotti come la gelatina reale
A dispetto dei risultati e contro ogni evidenza, le diete dimagranti continuano a essere molto popolari. Eppure, già negli anni Cinquanta, si parlava di una loro inefficacia per il 90% delle offerte. Oggi pare che siamo intorno al 50%. Nonostante i numerosi fallimenti, l’industria delle diete prospera: a far fallire molti regimi alimentari sono i complicati aspetti pratici, come il dover pesare gli alimenti o conteggiare le calorie, ma ci sono anche fattori meno conosciuti che minano alla base il successo di una dieta.
Troppo spesso gli apicoltori attribuiscono a tutto le responsabilità dei raccolti scarsi meno che a loro stessi, alle proprie pratiche, più in generale possiamo dire alle conoscenze che essi hanno della biologia dell’animale che allevano. Per usare una metafora, a qualsiasi preparatore atletico che si rispetti sono richieste delle conoscenze sulla fisiologia e l’anatomia umana, sulla biomeccanica del corpo e l’alimentazione, perché diversa-mente le performances di un atleta sono affidate al caso, all’empirismo spicciolo o al dilettantismo, ma nessun apicoltore si pone il problema che le performances delle proprie api dipendano anche dalle lacune che sono alla base della propria conoscenza professionale, e che impediscano di leggere i fenomeni
Le piante di questo numero: Erba grassa, Semprevivo maggiore, Cardo mariano, Morella Is. Mauritius, Fiore di Arlecchino, Betonica, Gelsomino Madagascar
I MITI ALIMENTARI Spesso sui giornali si trovano delle indicazioni dietetiche che sovente sono in antitesi con quanto si è letto il giorno prima. È giusto parlare di miti alimentari?
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