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Apinsieme Rivista Nazionale di Apicoltura.
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Il sommario del numero
Eccoci al numero di Ottobre.
Qualcuno si starà chiedendo: «Che c’entra Cenerentola con il nostro settore? Ad Apinsieme sono impazziti?». C’entra, eccome se c’entra, cari apicoltori. Molti i punti di contatto, sono scettico sul finale a effetto se non saranno invertite alcune tendenze. E sì, perché se non l’avete ancora compreso rappresentiamo la Cenerentola del settore agro-zootecnico: siamo più bassi della nicchia
Il piacere di sentirsi “indipendenti” non ha prezzo. La ragione? Permette di affermare un’assoluta autonomia di pensiero, azione. Ciascuno di loro è apicoltore e fa api-cultura. Libertà da lacci e lacciuoli. Non ci sono costrizioni e condizionamenti, ciò apre la mente e l’animo a una condivisione intima, istintuale
Senza le api non comparirebbero più sulle nostre tavole albicocche, fragole, ciliegie, mele, pere, agrumi, pesche, kiwi, castagne, susine, mandorle, meloni, aglio, pomodori, cetrioli, cavoli, ravanelli, asparagi, zucchine, carote, cipolle: 70 delle principali 100 colture del mondo (lo dice la Fao). E il progetto Bee the Future che vi presentiamo si propone di ripartire dalla terra e dall’agricoltura attraverso un impegno di tre anni nella riforestazione di 100 ettari in Italia con i fiori amati dalle api, una sfida per riportare la biodiversità delle piante infestanti in quelle zone dove, a causa di metodi agricoli basati sull’alto rendimento dei terreni, sta scomparendo. Perché “Per fare un seme ci vuole l’ape!”. E il progetto parte proprio dai semi. Ne saprete di più andando avanti nella lettura
Un articolo zeppo di consigli pratici. Tante operazioni da provare e interiorizzare se le avete trovate giuste per i vostri alveari. Pratica ed esperienza fanno germogliare Buone Pratiche Apistiche, indispensabili per mantenere in salute le api
Il mio carattere di apicoltore, come il vostro, mi dice che l’anno prossimo sarà migliore, allora eccomi pronto a investire quei pochi risparmi in nuove attrezzature, che ho già notato nelle fiere dell’apicoltura. Occorre lottare per le proprie api e per il miele
Riceviamo da APIMARCA e pubblichiamo, per dovere di cronaca. Parimenti, a pagina 31 troverete la doverosa replica delle altre Associazioni venete*, indirizzata all’assessore all’Agricoltura della Regione Veneto. Apinsieme, senza entrare nel merito e stilare giudizi, assolve semplicemente al dovere di informazione ed è a disposizione per ulteriori approfondimenti sulla vicenda. Nell’articolo pubblichiamo parzialmente le analisi effettuate che potrete trovare integralmente sul bollettino APIMARCA n. 10 del 24 settembre 2018
*APAT Apicoltori in Veneto – FAI Veneto, Associazione Regionale Apicoltori del Veneto, Apidolomiti Servizi, Associazione Patavina Apicoltori in Padova, Associazione Provinciale Apicoltori Veronesi
L’efficacia acaricida media ottenuta nel gruppo trattato con VarroMed® è stata pari al 96,6% ± 3,5% (n = 9), mentre la caduta naturale di acari nel gruppo di controllo è stata pari al 8,6% ± 7,3% (n = 9). La differenza di efficacia è risultata statisticamente significativa (p <0,0001)
Lo scorso 16 ottobre si è tenuta in Commissione agricoltura del Senato l’Audizione delle Associazioni Apistiche Nazionali, chiamate a pronunciarsi e a porre le loro osservazioni sul disegno di legge recante: “Norme per la valorizzazione delle piccole produzioni agroalimentari di origine locale” (A.S. 728). Antonio D’Angeli, vice-presidente A.N.A.I., era uno degli auditi e ci ha trasmesso il suo intervento che, per dovere d’informazione verso i nostri lettori, pubblichiamo
Cortese Lettore, mi ero ripromesso di non scrivere più di apicoltura. Gli apicoltori mi erano venuti a noia perché, stando nell’ambiente per diversi anni, avevo capito che spesso perseverano ostinatamente nell’errore, anche quando conoscono le pratiche corrette. Tuttavia, l’amicizia con il Direttore della rivista, insieme all’amore per le api, mi obbligano a dedicare altro tempo a questo mondo. Sarò ancora più diretto che in passato e parlerò, quando mi troverai tra queste pagine, come la voce della tua coscienza. Sono del tutto disinteressato nel parlarti di api e quindi non sarò incline a quei compromessi che troppo spesso ci concediamo nel mestiere di apicoltore. Ti scriverò, molto banalmente, di ciò che è giusto fare, ben sapendo che talvolta storcerai il naso
È ormai consolidato nella letteratura scientifica che lo yogurt è un importante “amico” dell’organismo. Perché? Per i suoi interessanti indici nutrizionali, ma anche per i suoi effetti funzionali: la letteratura parla di migliore digestione del lattosio, contrasto alla crescita della microflora intestinale patogena, riduzione del tenore di colesterolo, azione anti-ipertensiva. È bene ricordare che il miele è un alimento e non certo un farmaco. E non è tutto. Insieme a polline e pappa reale risulta irresistibile.
Appello alla regolamentazione della sua pratica. In questo settore, auspicabilmente con la collaborazione di Apimondia, delle Associazioni degli Apicoltori e di Enti di Ricerca Scientifica, l’Associazione Italiana di Apiterapia si sta muovendo per avviare un percorso per il riconoscimento dell’Apipuntura in ambito clinico. Imperativo l’obbligo di una regolamentazione sull’uso del veleno e sulla gestione dei rischi
Le piante di questo numero: Melo giapponese, Manioca, Mango, Violaciocca
Prodotti dell’alveare, cibo e stili di vita. Risponde la Redazione
in copertina di Ottobre 2018 In copertina foto e logo dal sito eataly.net “Semi per far crescere la campagna Bee The Future” lanciata da Eataly
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