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Apinsieme Rivista Nazionale di Apicoltura.
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Il sommario del numero
È dalla metà di agosto che si susseguono allarmi e smentite sulla produzione del miele in Italia nell’annata primaverile-estiva 2018. Posizioni contrastanti che vi presentiamo nell’editoriale. La nostra? Crediamo che le produzioni primaverili siano state carenti da nord a sud. Per fortuna, si è verificato un cambio di tendenza in quelle estive. Il bilancio? In attesa di ulteriori verifiche, discreto.
Vi proponiamo la sperimentazione condotta da IZS Lazio e Toscana il cui articolo originale si trova su Marco Pietropaoli & Giovanni Formato (2018) Liquid formic acid 60% to control varroa mites (Varroa destructor) in honey bee colonies (Apis mellifera): protocol evaluation, Journal of Apicultural Research, 57:2, 300-307, DOI: 10.1080/00218839.2017.1376767
La flora apistica esercita un ruolo di primo piano per il benessere delle api, intensificando la coltivazione delle piante mellifere e officinali. Di questi aspetti ci occupiamo da anni, grazie alla spinta offerta dal prezioso lavoro del professor Giancarlo Ricciardelli D’Albore. Anche questa volta pubblichiamo 2 lavori dell’apicoltore Giuseppe Morosin. Perché? I due articoli ci appaiono strettamente collegati
L’apicoltura ha sempre più bisogno di professionalità. Tra clima avverso, patologie che colpiscono le api e furti occorrono pratiche apistiche adeguate per garantire la salute delle api e una buona produttività. E’ imperativo stare alla larga da pratiche scorrette, tenendo presente che tutti osservano ciò che facciamo, in special modo i principianti a cui va insegnato quale è il giusto percorso da seguire e che ogni azione non corretta che compiono ricade sull’intero comparto
Anche se in questo periodo, dopo il raccolto, sentiamo una certa apatia, dobbiamo sapere che l’annata apistica non è ancora terminata. Settembre è il mese in cui ognuno di noi deve sentirsi particolarmente impegnato nelle visite alle famiglie, il nostro lavoro diventa veramente professionale, ognuno di noi diventa il vero medico delle api. Durante le visite ci sono osservazioni, valutazioni e diagnosi preventive e immediate che hanno bisogno d’interventi. Andiamo con ordine
Un intervento che a prima vista potrebbe risultare politico, ma ricordiamo a tutti che dalle pagine di Apinsieme non si fa politica. Apinsieme non appartiene a nessun schieramento politico. Ci sono solo Api e Apicoltori. Qui la nostra indipendenza è inattaccabile. Un componente della redazione, però, ha fatto una scelta e per correttezza la racconta ai lettori e noi pubblichiamo. Tutto qui. Non forniamo alcuna indicazione di appartenenza. «Vorrei piuttosto raccontarvi come le api siano alla base di questa mia decisione, come abbiano guidato il mio percorso e come restino l’elemento principale di una azione politica che voglia puntare al bene della comunità, sia essa quella di una piccola realtà associativa, di una famiglia o di un comune di ventimila anime», ci dice l’autore
Non tutti gli apicoltori, ovviamente, rimarranno impressionati, o interessati, ma sono convinto che coloro che conducono poche arnie potranno trarne degli interessanti spunti. Anche le aziende del settore a questo punto, se gli piacerà l’idea, potranno mettere in produzione tale mia proposta, o se preferite innovazione
Ecco una disciplina ecologica che permette di comprendere e comunicare con le api, in sicurezza. Sovente si sente dire, anche da addetti ai lavori, che la didattica con le api è tempo perso, ci sono notevoli pericoli di punture, non c’è reddito e tanto altro. L’autore ci illustra il perché, invece, le cose stanno in tutt’altro modo
Elisa Monterastelli con la sua splendida pubblicazione “Le altre api, edizioni Montaonda, euro 14,00” propone una guida pratica alla scoperta degli apoidei. Elisa si intende di apoidei come di api, ma è soprattutto un’ecologista. E dunque si intende di quelle interazioni, di quegli intrecci, di quelle reti che formano la trama del vivente. Considera le api (gli apoidei) come «parte integrante di una rete, fatta di nodi e fili. Proviamo a rappresentare i fiori come i nodi della rete e le api come i collegamenti che vanno a completarne la struttura», ci suggerisce. «Appare quindi chiaro che la rete è stabile e funzionante, solo nel momento in cui siano presenti entrambi»
Ecco un frutto che si presta a meraviglia per attuare la depurazione dell’organismo. Potrebbe costituire una colazione d’eccezione, combinandolo con miele e polline. L’articolo ci aiuterà a scegliere l’uva giusta. Vediamo
È da non molto tempo che si è risvegliata la consapevolezza che il benessere della pelle sia raggiungibile con prodotti naturali. Così molte scuole di estetica avviano corsi di “cosmesi naturale”. I prodotti veramente bio sono pochi e costano tanto; la loro richiesta aumenta progressivamente, ma abbiamo a disposizione anche i prodotti dell’alveare, dal miele alla cera: formidabili alleati per raggiungere il risultato migliore. E sì, sono la strada del futuro: non a caso lo scorso luglio l’Associazione Italiana Apiterapia ha organizzato il primo corso di Apicosmesi
Le piante di questo numero: Caprifolio della Cina,Madreselva pelosa,Erba luna,Melo
Le proprietà del miele. Risponde la Redazione
in copertina In copertina foto di Marco Ferrari Uno degli apiari oggetto delle prove di campo per la sperimentazione APIFOR60®
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