Anteprima Rivista Nazionale di Apicoltura: Marzo 2020 prima pagina by Apinsieme - 2020-02-292020-11-010 Marzo 2020, 5 anni di Apinsieme. Avremmo voluto festeggiare con voi ad Apimell, a Piacenza, ma come sapete la Fiera è stata rinviata ad Ottobre. Rimanete sintonizzati sulle pagine ufficiali di Apimell per seguire le evoluzioni.In ogni modo, i nostri 5 anni rimangono e questo è il numero che abbiamo preparato.Da Marzo sarà in vendita, nel nostro negozio online, il libro di Maria Aresu “Fin da bambina le api mi volano attorno”, del quale trovate una presentazione quiMAMMA MIA, QUANTO TEMPO E’ PASSATOL’editoriale di Massimo Ilari(…) Dopo 5 anni Apinsieme continua a parlare libera perché le uniche fonti di finanziamento arrivano dai suoi abbonati e dai suoi inserzionisti. Continueremo in questa direzione ben consapevoli … alcuni articoli riportati in questo numero sono ripresi dalle riviste uscite negli ultimi anni sia per celebrare la ricorrenza dei nostri cinque anni, sia perché restano sempre validiscarica qui l’editorialeEURBEST, API E VARROACecilia Costa, Giuseppe MorosinApicoltori uniti e impegnati a selezionare le api resistenti alla Varroa con il progetto/studio EurBeSTIL FONDO A TUBIMaurizio GhezziOrmai da cinque anni a questa parte ho dotato tutte le mie arnie di un fondo a tubi, che come il fondo a rete così definito “presuntuosamente” anti varroa, lascia passare le varroe cadute e non permette loro di risalire nell’alveare; un po’ come accade in natura dove al di sotto degli alveari costruiti nei tronchi d’albero solitamente si trova un grande vuoto che rende impossibile la risalita ai parassiti caduti. Ciò che però ho trovato veramente innovativo nell’utilizzo dei fondi a tubo è il sistema di ventilazione…E’ CONTROPRODUCENTE PRENDERSELA COMODA A MARZOLuca TufanoNel mese di marzo è consigliabile avere una particolare attenzione per gli alveari, soprattutto nelle zone più calde di pianura. Ma attenzione, è altrettanto consigliabile evitare visite troppo lunghe per il periodo. Che fare, allora? La soluzione è in visite puntuali e precise, non trascurando di porsi degli obiettivi ben precisi. Vediamo come si faLA FINE DELL’INVERNO? UN MOMENTO DELICATOSergio D’Agostino RossiIl mese di febbraio, specialmente al centro /sud, è il periodo in cui riprende la deposizione da parte delle regine. Infatti, lungo la fascia costiera, in presenza di alberi di nocciolo, se si va a toccare il fiore ci si sporca le mani con polline finissimo, quasi impalpabile…APICOLTURA COME SCELTA DEMOCRATICAFrancesco ColafemminaMi piace pensare a questa nuova rivista, Apinsieme, al suo messaggio, alla sua funzione, come quella della “minoranza creativa” descritta dallo storico Arnold Toynbee (uno che portava l’ape nel suo cognome). Nelle civiltà al collasso c’è sempre una piccola minoranza creativa capace di offrire un contributo umile, ma contemporaneamente rivoluzionarioFIN DA BAMBINA LE API MI VOLANO ATTORNOIl libro di Maria AresuMaria Aresu ci racconta i suoi cinquant’anni di apicoltura, e la sua storia riscalda il cuore, come le fiabe e le leggende sarde, il narrato si perde nei boschi e soffia con il vento, arriva alle orecchie e accarezza il cuore. Lo spirito mai domo di questa signora degli alveari, di api “donne” e donne “api”, si racconta come nulla fosse accaduto, tutto è quasi inevitabile, l’unica cosa possibile, l’unica cosa da fare, lavorare, sperare, essere tenaci, avere passione. SELEZIONE EDITORIALI DAL 2016 AL 2019Massimo Ilari e RedazioneCon la firma del direttore Ilari ripercorriamo gli anni che ci hanno fatto crescere e compiere il nostro quinto compleannoRIPENSARE L’APICOLTURA PROFESSIONALEPaolo FaccioliQuello che il nostro autore ci sta proponendo è un lungo viaggio, in due puntate, all’interno dell’apicoltura professionale. Ci apre tante porte per illustrare come stanno esattamente le cose … recuperando alcuni concetti portanti di un’apicoltura “vecchio stile” BUONE PROSPETTIVE PER LA PROPOLI (PARTE 1)Aristide Colonna, Beti PiottoParliamo di standardizzazione dei prodotti terapeutici dell’alveare. Grazie alla messa a punto di queste metodologie sarà possibile rispondere alla giusta richiesta dell’EFSA di poter verificare in modo certo la relazione causa-effetto tra il consumo di propoli e i benefici ottenuti“SENZA” NON SIGNIFICA PIÙ SANO: ECCO PERCHÉ QUESTI CIBI NON SONO SALUTARI COME PENSIAMO.vitaesalute.netLa nutrizionista: “Chiedetevi come viene sostituito l’ingrediente mancante”. Negli ultimi tempi sono in netta asce-sa. Sono i cibi “senza” – i free-from – definiti così perché non contengono sostanze ritenute, per vari motivi, non salutari. Si fanno notare con packaging che ostentano diciture come “senza glutine o senza grassi idrogenati, conservanti, zuccheri aggiunti, olio di palma”.FLORA APISTICA URBANAGianfranco Ricciardelli D’AlboreLe piante del mese: Puzzola, Tamerice, CappuccinaTOC TOC Una lettera di Franco Biscossi (Rieti), risponde la redazione Perché oggi mangiamo così? Carissimi, è vero che l’alimentazione di una volta era insuperabile e che vecchio significa automaticamente buono? Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Send email Mail Print Print