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Parte dalla Valle del Velino la salvaguardia dell’ape italiana, l’Apis mellifera ligustica

Riceviamo dall’Associazione Apicoltori Alto Lazio e volentieri pubblichiamo
Con delibera n°25 del 24 Maggio 2017, e dietro nostra richiesta, il consiglio comunale di Antrodoco ha approvato, seconda città in Italia a farlo dopo Massa Carrara nel 2009, l’istituzione del divieto d’introduzione e allevamento nel territorio comunale di api diverse dall’ape italiana, l’Apis mellifera ligustica (Spinola 1806).
Molte le motivazioni che hanno indotto il comune alle pendici del monte Giano, viste anche le finalità legislative nazionali (L.313/2004) ad introdurre tale divieto, tra queste: il pericolo indotto dall’utilizzo degli ibridi molto più aggressivi e più soggetti a malattie e il mantenimento alle attività di bonifica genetica intraprese dalla nostra associazione in seno al Progetto di Miglioramento Territoriale della Ligustica.
Ciò rappresenta un sostegno determinante da parte dell’amministrazione del Sindaco Grassi alle attività di bonifica intraprese dall’associazione e all’intero progetto. L’areale di Antrodoco infatti è uno dei tanti della Provincia di Rieti dove la ligustica può nuovamente accoppiarsi in purezza genetica conseguentemente ai grandi sforzi dell’associazione chiamata a massicci piani di sostituzione di api regine degli apicoltori locali e ad azioni di sensibilizzazione e formazione degli apicoltori.
Riuscire ad avere accoppiamenti in purezza per gli apicoltori è importantissimo, significa poter riuscire a trasferire alle generazioni future d’api i caratteri positivi individuati in una famiglia, significa poter allevare in proprio le proprie api, il che equivale all’autonomia aziendale e parimenti ad ottenere la tutela dell’ape italiana stabilita dagli obiettivi di legge.
Questo atto rappresenta anche un atteso riavvicinamento dell’apicoltura, sempre più emarginata dagli ambienti urbani, all’interesse della società.
Non da ultimo il chiaro segnale che dal basso l’amministrazione comunale di Antrodoco invia agli enti di gestione del territorio, Provincia, Regione e Governo: la legge stabilisce la salvaguardia dell’ape italiana come finalità dell’apicoltura; non farlo in modo efficiente vietando gli inquinamenti, lascia ad un destino infausto il comparto apistico stesso e invia un segnale di sfiducia nelle capacità politiche di chi a vario titolo governa.
E’ nostro auspicio che qualsiasi alternanza ci possa essere alla guida del comune di Antrodoco, si vota infatti la prossima domenica, le prossime amministrazioni continuino nel solco tracciato dell’amministrazione Grassi.

 

Apinsieme
Quelli che vogliono far volare insieme le Api

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