LIFE STOPVESPA: la conferenza stampa in Regione Liguria ambiente prima pagina tecnica apistica by Apinsieme - 2016-12-230 Lunedì 19 dicembre alle ore 12, presso la Sala Trasparenza della Regione Liguria in piazza De Ferrari 1 a Genova, sono stati presentati i risultati dell’attività di monitoraggio e contrasto della Vespa velutina nella stagione 2016. Alla conferenza hanno partecipato esponenti della Regione Liguria, le Associazioni apistiche liguri e i rappresentanti del progetto LIFE STOPVESPA. È intervenuto l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai descrivendo il ruolo della Regione nell’ambito del progetto e le modalità con cui la Regione collabora per contrastare l’espansione della Vespa velutina, anche con l’istituzione del numero verde regionale 800 445 445 e della casella di posta elettronica vespavelutina@regione.liguria.it. Inoltre ha garantito il suo impegno per valutare un possibile coinvolgimento dei nuclei di Protezione Civile, inserendo tra le loro attività quella della neutralizzazione dei nidi. In seguito Marco Porporato, project leader di STOPVESPA, ha riassunto le attività svolte nella stagione 2016 dal progetto. Sono stati reclutati un coordinatore per la gestione delle segnalazioni, 6 addetti alla neutralizzazione dei nidi e 5 operatori addetti al monitoraggio, allo studio degli insetti e ai danni causati da Vespa velutina sugli apiari e sulle comunità di api selvatiche. I nidi, spesso segnalati tramite il numero verde o l’indirizzo di posta elettronica messi a disposizione dalla Regione Liguria, sono stati per la maggior parte neutralizzati entro 48 ore dalla segnalazione, garantendo un servizio efficiente per il cittadino e permettendo l’eliminazione della maggior parte delle colonie. A inizio dicembre 2016 sono stati localizzati e neutralizzati 409 nidi di Vespa velutina, per la quasi totalità dalle squadre del progetto LIFE e dai nuclei di Protezione Civile di Ospedaletti e Bordighera che collaborano al progetto stesso. Per quanto riguarda la valutazione dell’impatto di Vespa velutina sugli alveari, la squadra di monitoraggio ha effettuato rilievi a campione durante tutta la stagione apistica valutando, nei vari periodi, il numero di calabroni presenti in apiario e controllando lo stato di salute delle famiglie di api. A fine stagione è stata quantificata in modo preliminare la perdita di colonie negli apiari oggetto di studio verificando anche le condizioni interne agli alveari. Su 291 colonie visitate, il 13% sono collassate e il 26% risultavano in condizioni critiche da pregiudicarne seriamente la sopravvivenza. Inoltre è stata stimata anche una produzione di miele media di 3 Kg/alveare, contro medie storiche di almeno 10 Kg/alveare. La Vespa velutina non è l’unica causa di questa diminuzione, ma può tuttavia contribuire insieme a fattori climatici e ad altre problematiche apistiche. Per lo studio degli impatti sulle comunità di apoidei selvatici sono state allestite diverse aree di monitoraggio su tutto il ponente ligure. Dalle stazioni di monitoraggio sono stati catturati più di 7000 insetti di cui 643 api selvatiche appartenenti a un centinaio di differenti specie. Dai primi risultati si nota che un minor numero di specie è presente nelle aree ad alta densità di Vespa velutina; questo dato potrebbe far ipotizzare un impatto del calabrone sulla biodiversità, ipotesi che verrà verificata nei prossimi anni. Continua inoltre la sperimentazione del Politecnico di Torino con il radar armonico: durante la stagione sono stati testati diversi tag al fine di trovare il dispositivo ideale da apporre sui calabroni. Il tag realizzato dagli ingegneri del Politecnico di Torino ha permesso di ottenere dei tracciati molto visibili di vespe che, non infastidite dal corpo estraneo, lo hanno mantenuto per diversi giorni. Durante la conferenza è stato dato molto risalto alla rete di monitoraggio, in continua evoluzione. L’obiettivo del progetto è incrementarla sia nelle aree già coinvolte dal fenomeno sia in altre Regioni italiane. A tal fine è indispensabile la collaborazione degli apicoltori e la loro tempestiva comunicazione dei dati, sia nei casi di ritrovamento sia nei casi in cui sia stato effettuato il monitoraggio e non sia stata rilevata la presenza di Vespa velutina. Solamente in Liguria sono presenti oltre 1.700 apicoltori, di cui quasi 600 nelle provincie di Savona e Imperia. Una piccola parte di essi partecipa già alla rete di monitoraggio volontaria, tuttavia si intende coinvolgere anche la restante parte perché solo un controllo capillare sul territorio può consentire di intervenire tempestivamente. Per questo ultimo aspetto è stato istituito un Vespa Emergency Team che può intervenire anche fuori delle aree nelle quali Vespa velutina è attualmente insediata (Liguria e Piemonte). Un monitoraggio realmente efficiente e capillare non può prescindere da un ruolo attivo di tutti gli apicoltori, i soggetti maggiormente minacciati dalla diffusione di Vespa velutina, ma chiunque può farsi parte attiva e segnalare quanto osserva nel luogo in cui vive e lavora. Lo Staff del Progetto LIFE STOPVESPA è a disposizione di singoli apicoltori, Associazioni, Pubbliche Amministrazioni, singoli cittadini per fornire supporto per l’identificazione di calabroni, per eventuali interventi su colonie nonché per attività di sensibilizzazione e divulgazione. fonte www.vespavelutina.eu Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Send email Mail Print Print