L’editoriale di Dicembre 2022. Tempi duri per l’informazione apistica Editoriale prima pagina by Apinsieme - 2022-11-242023-02-260 L’editoriale di Massimo Ilari, Enrico PasiniUna telefonata in redazione: «Ma come fate ad andare avanti con l’abbonamento annuale bloccato a 30 euro, mentre l’aumento vertiginoso della carta ne imporrebbe almeno 50?». E sì, caro abbonato, il boom del costo della principale materia prima per le pubblicazioni di giornali e libri sta toccando dei picchi veramente spropositati e si unisce ai costi crescenti dell’energia e alle difficoltà che si incontrano nel reperire la carta e le lastre in alluminio per la stampa. Noi stiamo stringendo i denti e continuiamo a offrirvi un servizio completo, esattamente come prima. Non a caso numerosi editori sono già stati costretti a ridurre la foliazione e le notizie, per abbassare i costi di produzione. Un fatto estremamente grave perché tutto ciò riduce, e non poco, l’informazione e rende privi di voce tutte le piccole realtà che operano sul territorio. C’è chi è stato costretto a sospendere addirittura le pubblicazioni. La nostra informazione occupa una nicchia di mercato, l’apicoltura. Ma attenzione, non è certo uno svantaggio: ci si conosce quasi tutti e dunque si può fare quadrato per affrontare questa grave emergenza. Vedremo come si chiuderà l’anno, e se le istituzioni saranno capaci di intervenire e venire in soccorso all’editoria, in particolare quella più “piccola”. Noi apistici ne abbiamo proprio bisogno, visto che siamo la nicchia della nicchia. Non stiamo chiedendo contributi, ma interventi fattivi sul costo della carta e dell’energia. Ci sono in ballo migliaia di posti di lavoro. Basti pensare alle tipografie che cessano l’attività sempre più numerose. La politica non manca di fare, in campagna elettorale, promesse roboanti e poi all’atto pratico se ne sta a braccia conserte. Se nulla dovesse cambiare saremmo costretti a intervenire. Come? Diminuendo la grammatura (il peso) della carta e della copertina della Rivista. Ci sarà modo di risparmiare sui costi generali, senza intaccare la qualità dello spazio informativo. E che cosa chiediamo ad abbonati e inserzionisti?Di dare forza ad Apinsieme. Perché proprio Apinsieme? Perché siamo una voce apistica che dell’indipendenza e dell’autonomia ha fatto il suo fiore all’occhiello. E lottiamo per continuare ad esserlo ancora.CONSAPEVOLE LIBERA SOSTENIBILE, questa è la Rivista, come riportato nell’informativa inviata agli inserzionisti e agli abbonati. Con il 2023, grazie al vostro sostegno, vogliamo entrare nell’ottavo anno di vita. E allora facciamoci gli auguri, brindando anche al Natale e al nuovo Anno.Le inserzioni, più gli abbonamenti, sono le nostre uniche fonti di finanziamento. Non riceviamo contributi pubblici e dunque non dobbiamo rendere conto a nessuno di quanto compare sulla Rivista. Il nostro referente è solo il mondo dell’Apicoltura. Sicuri che tutti insieme ce la faremo a superare questo terribile periodo storico.Una buona notizia per il miele e gli apicoltori. Un’indagine sui mieli prodotti in Veneto, a cura di ricerca-tori del Centro di referenza nazionale per l’apicoltura, Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Legnaro (PD), ci dice che in Veneto si produce dell’ottimo miele. I dati che emergono dalla loro indagine che ripercorre gli ultimi dieci anni – dal 2012 al 2022 – di analisi effettuate sul miele prodotto nella regione Veneto, restituiscono un’immagine molto positiva del prodotto regionale, dalle ottime qualità chimico-fisiche, praticamente assenza si residui di farmaci e concentrazioni molto basse di tossine vegetali. Fondamentali per centrare l’obiettivo le buone pratiche apistiche: nutrizione delle colonie, trattamenti per il controllo delle malattie dell’alveare, posizionamento delle arnie in luoghi consoni. E siamo sicuri che tutto ciò sia valido per l’intero territorio nazionale, dove si produce il buon Miele Italiano di qualità, una notizia da far sapere a tutti i consumatori. Infine, a gennaio vi parleremo dell’obbligo, dovrebbe partire dal 1° gennaio 2023 con proroga di 90 giorni, d’inserire in etichetta lo smaltimento degli imballaggi (barattolo in vetro e capsula metallica del miele).Di nuovo Buon Natale e Buon Anno da tutta la redazione. Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Send email Mail Print Print