GENAPIS UN PROGETTO PER L’APICOLTURA ITALIANA prima pagina ricerca by Apinsieme - 2022-06-162022-06-160 Apinsieme pubblicherà nei prossimi due mesi (numero estivo di luglio-agosto, e successivamente settembre) due articoli di approfondimento sulla ricerca in atto presso l’Istituto Spallanzani, di Rivolta D’Adda (CR)L’Istituto di Ricerca Lazzaro Spallanzani presenta il suo nuovo progetto GENAPIS. Finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha come obiettivo generale non solo la tutela delle sottospecie di api italiane e i prodotti dell’alveare nazionali, ma anche contribuire alla riduzione della perdita della biodiversità ed evidenziare il ruolo delle api nelle produzioni agricole e nello sviluppo sostenibile.Vi anticipiamo, in bozza, la copertina di luglio-agosto dedicata alla ricercaQui di seguito un estratto del comunicato dell’IstitutoRivolta d’Adda (CR), 20 maggio 2022 – In occasione della “Giornata Mondiale delle api”, istituita allo scopo di promuovere la consapevolezza dell’importanza delle api e degli altri impollinatori, l’Istituto di Ricerca Lazzaro Spallanzani presenta il suo nuovo progetto GENAPIS. Finanziato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali nell’ambito del decreto del Mipaaf n.6987 del 2 luglio 2020, GENAPIS ha come obiettivo generale non solo la tutela delle sottospecie di api italiane e i prodotti dell’alveare nazionali, ma anche contribuire alla riduzione della perdita della biodiversità ed evidenziare il ruolo delle api nelle produzioni agricole e nello sviluppo sostenibile.Gli ultimi anni, infatti, sono stati complessi per il settore apistico con le produzioni che hanno subito riduzioni drastiche e forti fluttuazioni dovute anche agli effetti del cambiamento climatico. Il perpetuarsi di questi fenomeni rischia di compromettere l’equilibrio tra alveari ed ecosistemi, aspetto che agisce in sinergia con altre criticità note, tra le quali l’ibridazione, le patologie, la frammentazione dell’habitat e l’inquinamento ambientale.Da qui il coinvolgimento dell’Istituto che con il progetto GENAPIS, intende “rendere sempre più applicabili le tecnologie di genetica molecolare nell’ambito apistico, affiancare le attuali tecnologie di Next Generation Sequencing alle tecniche più tradizionali per studiare la variabilità genetica e valorizzare i prodotti dell’alveare nazionali, in particolare miele e pappa reale – ha spiegato Silvia Cenadelli Vicedirettore – Le innovazioni tecnico-scientifiche proposte permettono di associare al prodotto la conoscenza del territorio e la tutela della biodiversità con la conseguente crescita di consapevolezza del valore qualitativo delle nostre produzioni al fine di migliorarne la competitività”.Non solo ricerca genetica. Ognuno di noi può contribuire alla tutela e alla salvaguardia delle caratteristiche degli alveari italiani, “attraverso la scelta del miele e della pappa reale prodotti in Italia e degli apicoltori che si impegnano nella tutela di Apis mellifera ligustica (l’ape italiana, ndr) nel territorio nazionale e di Apis mellifera sicula in alcune aree della Sicilia”, ha ricordato Marina Montedoro Direttore.Da qui l’importanza di valorizzare e sostenere il settore apistico italiano, che oltre alla produzione di miele, polline e pappa reale, ha anche un ruolo essenziale nella conservazione della biodiversità del nostro territorio. A dimostrazione di ciò, i numeri dell’Italia delle Api, sono importanti sia per il contesto agricolo che per quello ambientale. Dall’ultimo censimento della Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica tra apicoltura convenzionale e biologica, gli apicoltori italiani detengono 1.727.468 alveari e 268.247 sciami; l’Italia, inoltre, ha una straordinaria varietà di tipologie di miele, un patrimonio sensoriale unico che riflette la biodiversità del territorio italiano.Tuttavia sono numerosi gli aspetti che meritano attenzione e controllo, ad esempio l’importazione incontrollata di ibridi e di sottospecie differenti rispetto all’ape italiana, con il rischio di accrescere i fenomeni di introgressione genetica e di comprometterne le caratteristiche e le capacità di adattamento. Le aziende apistiche, inoltre, risultano sempre più esposte alle criticità del mercato del miele con la necessità di interventi urgenti finalizzati alla valorizzazione del miele nazionale e delle altre produzioni dell’alveare.(…)Nell’immagine il Laboratorio di Genetica Molecolare dell’Istituto e il logo del Progetto Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Send email Mail Print Print