Beesabili: abili con le api, due volte abili appuntamenti prima pagina sociale by Enrico Pasini - 2016-10-222016-10-220 Era luglio, quando sulla Rivista Nazionale di Apicoltura abbiamo ospitato l’articolo di Antonio D’Angeli relativo al progetto Beesabili, un progetto il cui scopo, leggiamo dall’articolo, è: “creare un ponte tra diversamente abili, normodotati e apicoltura. Ciò che si è fatto ha trasportato, con il volo delle api, il corpo oltre certi limiti: i nostri ragazzi hanno raggiunto con l’apicoltura uno stato di serenità e benessere. Attraverso un percorso di avvicinamento all’apicoltura, pensato per soggetti paraplegici e che ha coinvolto anche bambini, il concetto di biodiversità è stato promosso come strumento d’integrazione sociale.“ In realtà, a pensarci bene non abbiamo ospitato, siamo stati onorati e grati alla coinvolgente esperienza sociale nata grazie all’impegno di Apis Intacta, dell’Associazione Etica e Solidarietà e delle altre associazioni che hanno dato il cuore per la sua realizzazione. Giusto una settimana fa nel Centro di Avviamento al Mestiere di Apicoltore, organizzato magistralmente da Tonino D’Angeli, si è avuta la cerimonia di consegna degli attestati. Il sommarietto dell’articolo di luglio ci diceva: Ben trovati. E’ il mio primo articolo sulla Rivista Nazionale d’Apicoltura; ci siamo già conosciuti, un tempo, quando con gli amici di Apinsieme condividevo idee e speranze su altri periodici; all’epoca vi ho raccontato la mia storia e quella dell’Associazione Etica e Solidarietà Onlus, della attività quotidiana con le api e dell’Apiario Didattico Polivalente del Monte Soratte, delle attività quotidiane legate alla formazione in apicoltura nel centro Apis Intacta di Rignano Flaminio, in provincia di Roma Oggi, a chiusura di quella esperienza, risultano ancora più toccanti e profonde le parole che Tonino pronunciava dalle pagine della nostra Rivista (nostra? meglio dire vostra). E ancora, unite le parole all’immagine che vi presentiamo Un momento della consegna degli attestati. Foto da facebook della Associazione Azimut onlus. (tratta dal profilo facebook dell’Associazione Azimul onlus, associazione tra gli organizzatori del corso), e capirete come le difficoltà che si affrontano nella vita abbiano un elevato potenziale di soluzione se le si affronta con lo spirito di chi sa che nulla è impossibile. Questa che Tonino ha portato avanti è una delle tante esperienze sociali di successo che spesso non raggiungono una platea adeguata. Di recente sui giornali nazionali si è parlato della meritoria e caparbia forza di volontà di Bebe Vio (medaglia d’oro alle paralimpiadi di Rio 2016), e purtroppo- aggiungo – anche di alcuni spiacevoli insulti a lei rivolti. Su tutto svettano, come dicevo, le parole di Tonino: Mai come in questo caso ho avuto difficoltà a raccontare di un progetto, delle sue implicazioni morali e delle emozioni provate. A volte nella vita capitano delle cose che danno una risposta a domande che facciamo a noi stessi per anni, spesso ci interroghiamo sui perché di certe nostre azioni di certi nostri comportamenti. Vi sarà capitato nei momenti di stanchezza di chiedervi: «ma chi cavolo me lo fa fare?» e di non riuscire a dare una risposta ai sacrifici che una qualche vostra passione vi impone. Poi, improvvisamente, capita di compiere una determinata azione e in quel momento tutto appare chiaro. Oggi Antonio D’Angeli presenta il progetto a Urbino nel corso del V Convegno di Apicoltura Urbana. Sono sicuro che anche in quella sede le parole di Tonino daranno le giuste motivazioni ai tanti che si occupano di Apicoltura con il massimo rispetto per le nostre amiche Api, per l’ambiente e per tutti gli operatori che interagiscono. E con riconoscenza aspettiamo anche il suo contributo su questo incontro di Urbino. Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Send email Mail Print Print