Valtellina e la produzione di Miele: luci e ombre prima pagina sociale tecnica apistica by Apinsieme - 2016-10-142016-10-140 Su Il Giorno del 12 ottobre si parla di Miele, produzione e avvicendamenti in seno alla Associazione Apicoltori di Sondrio. Proponendovi l’articolo, cogliamo l’occasione per fare gli auguri alla nuova Presidente Silvia De Palo e all’uscente e storico Palmieri. In Valtellina miele di qualità ma crolla la produzione “La stagione è da annoverarsi tra le più scarse, con una riduzione di prodotto del 50% rispetto alla normalità” Salvezza in zona Cesarini per la produzione di miele provinciale che, nell’ultimo periodo utile, grazie all’apporto del castagno, è riuscita a recuperare un’annata altrimenti disastrosa. «La stagione è da annoverarsi tra le più scarse, con una riduzione di prodotto del 50% rispetto alla normalità», commenta Giampaolo Palmieri, che ha appena lasciato alla giovane Silvia De Palo la guida dell’Apas, Associazione produttori apistici della provincia di Sondrio. Rispetto allo scorso anno, a causa di una primavera fredda, si è persa tutta la fioritura dell’acacia e gli alveari sono rimasti a lungo a “bocca asciutta“. «Fino a metà giugno, credevo di non smielare affatto – aggiunge Palmieri – Abbiamo recuperato in extremis con il castagno che è tornato a produrre, grazie alla lotta condotta dal Ersaf contro l’insetto parassita». Dal 23 giugno fino alla prima decade di luglio, le api hanno potuto attingere dai fiori di questa pianta, una volta regina incontrastata del bosco fino a una certa quota. «È stato l’unico momento di respiro: grazie alla fioritura del castagno si è riusciti a risollevare una situazione che sembrava irrimediabilmente compromessa». Venti giorni di lavoro per le api non sono molti, ma sono serviti. Inoltre, «visti il periodo di produzione tardivo e il settembre mite e senza pioggia, le api entrano in inverno relativamente sane, con patologie sotto controllo, famiglie popolose e scorte in media discrete». Si prospetta una stagione fredda più facile. Se la quantità è scarsa, sulla qualità non c’è proprio nulla da eccepire. «I millefiori sono saporiti, perché caratterizzati dalla nota particolare del castagno». Niente di nuovo se pensiamo agli annuali successi incassati dai produttori locali. Tra gli ultimi in ordine di tempo quelli del concorso nazionale di settembre. Ad esempio, «il primo premio assoluto per il rododendro l’ha portato a casa ApiPozzi, confermando il primato locale per questa categoria floreale», conclude l’ex numero uno della realtà che raggruppa 350 apicoltori (su un totale di 450), con 6000 alveari che producono normalmente 25 kg di miele, per un totale di circa 150 tonnellate, e il cui Consiglio direttivo ha appena nominato Silvia De Palo nuovo presidente. La carica si era resa vacante per le dimissioni di Palmieri, motivate da sopravvenuti impedimenti in ambito professionale. De Palo ha conseguito la laurea magistrale in «biodiversità ed evoluzione biologica« nel 2011 con votazione 110/110 cum laude, ha diverse esperienze lavorative, e, dal 2012, è apicoltrice e segue l’attività dell’associazione con impegno e passione. fonte:Il Giorno | qui il sito APAS | foto tratta da l'ape e il suo mondo Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Send email Mail Print Print