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Da Renacavata riparte il messaggio per la tutela di sorella Ape

Riceviamo e pubblichiamo ma al professor Tiziano Gardi, di cui riportano le parole e ci atteniamo allo scritto trasmesso, chiediamo i nomi delle testate apistiche che:

(…) il martellamento  pubblicitario di “sirene  disoneste”, spesso avallate dalle troppo numerose testate apistiche che di pubblicità vivono, alimenta confusione e causa indirettamente danni irreparabili al patrimonio apistico italiano”.

Scusi professore, quali sono queste testate? Una, due… O si riferisce a chi prende finanziamenti pro Ligustica per risultati inutili e prevalentemente di cassa? O si fanno i nomi o si tace! Legga il numero di giugno della Rivista Nazionale di Apicoltura, in gran parte dedicato alle regine.

Massimo Ilari, Direttore Editoriale Apinsieme, Rivista Nazionale di Apicoltura

DA RENACAVATA RIPARTE IL MESSAGGIO PER LA TUTELA DI SORELLA APE

 Si è concluso, il 4 giugno u.s., il corso di formazione apistica organizzato e promosso dal Consorzio apistico di Macerata, presieduto da Alvaro Caramanti. La prestigiosa sede del convento di Renacavata di Camerino (MC), nel quale è stato fondato l’Ordine Monastico dei Frati Minori Cappuccini   riconosciuto da papa Clemente VII  con la bolla “Religionis Zelus” il 3 luglio 1528 ), ha fornito l’occasione al professor Tiziano Gardi di dare un significativo  messaggio di indirizzo e scopo ai futuri apicoltori. Nel consegnare i diplomi di fine corso, il professor Gardi ha ribadito ancora ai nuovi apicoltori e ai numerosi presenti, la necessità di tornare alle antiche pratiche zootecniche di rimonta attraverso l’utilizzo delle proprie famiglie allevate. Per un’apicoltura con l’A maiuscola e per una cultura apistica antica e irrinunciabile, la pratica della riproduzione in autoctonia è indispensabile, al fine di tentare di salvare il salvabile della nostra preziosa ape italiana. Questo basilare concetto di salvaguardia delle popolazioni cosiddette autoctone è alla base della difesa e della tutela di una razza. Purtroppo, ha ribadito il professore, il martellamento  pubblicitario di “sirene  disoneste”, spesso avallate dalle troppo numerose testate apistiche che di pubblicità vivono, alimenta confusione e causa indirettamente danni irreparabili al patrimonio apistico italiano. E’ bello poter immaginare un nuovo avvio di una ApiCultura che si rifà alle conoscenze e al rispetto dei cicli biologici che dall’Ambiente ricevono input e regole. E dove miglior sito di quello della prima casa dei frati Cappuccini per ripartire con questo messaggio intriso del carisma francescano-cappuccino dei primi fondatori dell’ordine? Non per essere blasfemi, ma Gardi  è apparso ad alcuni come “ un nuovo Francesco” che intende trasmettere alle future generazioni la fiamma del prestigio francescano tutta protesa a “sorella ape”.

Da Renacavata potrebbe ripartire la rinascita della antica-futura cultura apistica , in questo luogo particolare, sede da sempre del Noviziato di tutti i Cappuccini,  anche l’Apicultura potrebbe trovare la casa da cui risorgere in “purezza”.

♦ Renata Di Veroli

 

Apinsieme
Quelli che vogliono far volare insieme le Api

3 thoughts on “Da Renacavata riparte il messaggio per la tutela di sorella Ape

  1. l’affermazione che viene riferita circa il danno mediatico che indirettamente provoca la pubblicità, stimolando l’acquisto di regine da ogni dove e spesso ibride se non peggio, non solo è sacrosanta ma va fatta rimarcare da ogni apicultore onesto sempre e ovunque caro direttore. Le testate sono tutte non solo quella di Corso Vittorio, basta sfogliarne le pagine. Cominciate a parlare di riproduzione in proprio e vedremo miglioramenti certi . Peccato che l’interesse per l’ape comprenda solo l’interesse…….

    1. Caro Bonelli, noi di Apinsieme non prendiamo lezioni di moralità da alcuno. Corso Vittorio lo hai nominato tu, non certo noi. Noi non apparteniamo alle testate che si vendono e ne dà conto la nostra storia personale. Io dubito che Gardi abbia fatto riferimento all’informazione apistica nel modo in cui viene riportato. I nostri lettori lo sanno bene chi siamo. Sulla copertina di giugno della Rivista campeggia una stupenda ligustica, una ligustica di Mussi , ci ha donato la foto, che per La Rivista Nazionale di Apicoltura sta tenendo una serie di articoli, ad uscita mensile, per farci conoscere meglio il mondo della ligustica. Un maestro con una cultura apistica non da poco. Un maestro che ha battutto tutto a macchina e che noi stiamo ribattendo. Io ho imparato molto da Mussi come uomo e come apicoltore: la vicenda delle api e della ligustica me l’ha spiegata assai bene. Da giugno, poi, abbiamo aperto sul giornale una accurata riflessione sulle diverse regine commercializzate in Italia. Vogliamo far conoscere agli apicoltori come stanno esattamente le cose: come facemmo per Aethina. Un fatto è certo, se non si cambia la legge proteggere la ligustica sarà impossibile. Anche se non lo sanno, in molti, In Italia c’è libertà di importazione di regine da tutto il mondo e ciò avviene nella più assoluta legalità. Nel 2010 la ligustica, da diversi campioni analizzati, ammontava, vado a braccio, al 77%, oggi, 2016, siamo a 37. Un’erosione costante. Non si può far finta di non vedere. Noi vogliamo prima capire come stanno le cose, poi capire dove vanno a finire i soldi che dovrebbero far crescere, di nuovo, il numero di ligustiche in Italia. Non è più tempo di chiacchiere.
      Massimo Ilari

      1. Carissimi amici apicoltori, vorrei ricordare a chi non ne è a conoscenza, che io personalmente, come Direttore di Apinsieme, sono membro del Comitato Tecnico Scientifico, istituito nel settembre 2013, per lo studio, caratterizzazione e tutela del ceppo apistico locale (Matelica) di Santa Maria di Rotis, sostenendo anche in prima persona le spese di partecipazione ai lavori. Del Comitato naturalmente non faccio parte solo io ma tante personalità del mondo scientifico italiano. Un ecotipo, quello di Rotis, che è un vanto per tutta l’apicoltura italiana. E di questo dobbiamo ringraziare Pierluigi Pierantoni, presidente della Cooperativa Apicoltori Montani di Materica e vicepresidente nazionale di Anai.

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