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Glifosato: Commissione Ambiente del P.E. dice no al rinnovo dell’autorizzazione

La coalizione italiana #StopGlifosato, formata da 34 associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica, esprime grande soddisfazione per l’approvazione, da parte della Commissione Ambiente dell’Europarlamento, della proposta di risoluzione presentata dal  socialdemocratico Pavel Poc .

Abbiamo già dato notizia, sulla nostra ⇒ pagina facebook, di questa importante presa di posizione, formalizzata attraverso un proposta di risoluzione. E già di glifosato avevamo ⇒ parlato nel sito riportando una dichiarazione della Coldiretti.

La risoluzione della Commissione Ambiente (ndr: potete leggere tradotto in italiano, qualche riga più avanti, il Comunicato stampa della Commissione Ambiente), invita la Commissione Ue a non rinnovare l’autorizzazione all’utilizzo del glifosato in scadenza a giugno di quest’anno, e a commissionare una valutazione scientifica indipendente sul glifosato e a divulgare tutti i dati che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha utilizzato per la sua valutazione.

La proposta, approvata a larga maggioranza, verrà votata in aula nella sessione dell’11-14 aprile e avrà senz’altro un importante peso sia sul voto del Parlamento sia sul parere che il Comitato fitosanitario, composto da esperti nominati dagli Stati membri, esprimerà a maggio.

E’ il sito ⇒AIAB a fare il punto della situazione.

La stessa AIAB, sul suo sito riporta la dichiarazione della portavoce della coalizione, Maria Grazia Mammuccini: “Siamo fiduciosi che, anche grazie alla posizione italiana, espressa recentemente dai tre ministri Martina, Lorenzin e Galletti, la battaglia contro il glifosato sarà vinta perché i cittadini che vogliono vivere in un mondo più pulito e più sano sono ormai la maggioranza, a dispetto degli interessi delle grandi lobby”.

Anche Apinsieme appoggia la Campagna #StopGlifosato e sostiene il Manifesto lanciato da AIAB e Fibar.

Veniamo dunque alla traduzione* del comunicato stampa della Commissione Ambiente (che trovate integrale sul sito del Parlamento Europeo, in ⇒ inglese, francese e tedesco).

NON RINNOVARE L’AUTORIZZAZIONE ALL’USO DEL GLIFOSATO

“Fintanto che sussisteranno i timori sul carattere cancerogeno e di disturbo a livello endocrinologico del glifosato, un erbicida utilizzato in centinaia di casi in ambienti agricoli, urbani, e in silvicoltuar e nei giardini, la Commissione UE non dovrebbe rinnovare la sua autorizzazione. La Commissione UE, in più, dovrebbe piuttosto chiedere un approfondimento tramite studi scientifici e pubblicare le prove utilizzate dall’EFSA per valutare il glifosato”, ha affermato la Commissione Ambiente del P.E.

La Commissione UE non dovrà rinnovare l’approvazione del glifosato, una sostanza erbicida, sul mercato europeo per 15 anni senza restrizioni come proposto, hanno affermato i deputati della Commissione Ambiente martedi 22 marzo, con una risoluzione adottata con 38 voti a favore, 6 contrari e 18 astensioni.

“Il fatto che siamo dovuti ricorrere a una obiezione parlamentare è l’esempio che qualcosa non ha funzionato nel processo decisionale”, ha dichiarato il deputato Pavel Poc (S&D, CZ), che ha redatto la proposta di risoluzione.

“Il glifosato è stato classificato come probabilmente cancerogeno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), mentre l’industria sostiene che possa essere totalmente metabolizzato. E  ormai evidente come i residui di glifosato siano dappertutto: nell’ambiente, in numerosi prodotti di consumo quotidiano, nel nostro corpo” ha spiegato il deputato Pavel Poc.

Pubblicare le prove scientifiche

“La Commissione UE  e l’EFSA pubblicheranno gli studi sui quali la loro proposizione si basa? Perché proporre di autorizzare il glifosato per altri 15 anni, il periodo più lungo che possa esistere? Bisogna che gli studi siano resi pubblici e ci aspettiamo di averli a disposizione. Tutta questa incertezza deve essere evitata prima di procedere all’approvazione di una sostanza che è già largamente utilizzata. Dobbiamo applicare un principio di precauzione”, ha concluso Pavel Poc.

La risoluzione (non è una legge) chiede all’esecutivo europeo di presentare un nuovo progetto. I deputati auspicano che la Commissione UE e l’EFSA pubblichino immediatamente tutte le prove che sono alla base della classificazione positiva del glifosato e della proposta di una nuova autorizzazione, dati che sono di interesse pubblico.

L’Ufficio europeo per l’alimentazione e la veterinaria deve ricevere un mandato per testare e controllare i residui di glifosato nelle bevande e negli alimenti, è ancora riportato nel testo della risoluzione.

Prossime tappe

La proposta di risoluzione, co-firmata da Kateřina Konečná (GUE/NGL, CZ), Bas Eickhout (Verts/ALE, NL) Piernicola Pedicini (EFDD, IT), a nome dei loro rispettivi gruppi politici, e dai deputati Mark Demesmaeker (ECR, BE), Sirpa Pietikainen (PPE, FI) e Frédérique Ries (ADLE, BE), sarà votata durante la prossima sessione plenaria che si terrà dall’11 al 14 aprile a Strasburgo.

Gli esperti nazionali che siedono nel “Comitato permanente delle piante, animali, alimentazione e cibo (sezione prodotti fitosanitari”) si pronunceranno in maggio per adottare o respingere, a maggioranza qualificata, la proposta della Commissione UE. Se una tale maggioranza non sarà raggiunta la decisione ritornerà alla Commissione UE.

Nota: “Il glifosato è una sostanza attiva largamente utilizzata tra gli erbicidi. La molecola  è stata brevettata all’inizio degli anni ’70 e introdotta nel mercato agricolo nel 1974 come erbicida a largo spettro. Rapidamente ha raggiunto il primo posto tra le vendite. Dopo la  fine del brevetto nel 2000, il glifosato è stato commercializzato da diverse aziende e parecchie centinaia di prodotti fitosanitari, contenenti glifosato, sono attualmente registrati in Europa per uso sulle coltivazioni.”

*traduzione ep, fonte foto eunews

Apinsieme
Quelli che vogliono far volare insieme le Api

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