Combattere la Vespa Velutina tecnica apistica by Apinsieme - 2016-02-062016-02-171 Nel gennaio 2015, Laura Bortolotti Ricercatrice del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura (CRA-API), ha pubblicato su Apitalia, su invito dell’allora Direttore editoriale Massimo Ilari, uno Speciale (VespaVelutina-apitalia201501 pagina 27) dedicato alla battaglia al calabrone asiatico nel ponente ligure. Infatti, la Vespa velutina, essendo un predatore estremamente vorace, rappresenta un pericolo anche per altri insetti, compresi quelli utili in agricoltura, oltre che per l’equilibrio dell’ecosistema in generale. Può inoltre diventare un pericolo per le persone. La maggior parte dei nidi nel ponente ligure sono stati trovati in zone urbane, fortemente antropizzate; e non solo sugli alberi a grandi altezze, dove è abitudine per questa vespa nidificare, ma anche a livello del suolo, in luoghi facilmente accessibili alle persone. Sempre in quello Speciale apparso su Apitalia, gennaio 2015, una testimonianza veramente toccante di Sonia Allavena e Fabrizio Valdolivi: Le api fortemente stressate non uscivano più dagli alveari, quelle poche coraggiose che osavano avventurarsi fuori venivano catturate al loro rientro. Le velutine, ormai spavalde, non perdevano neppure più tempo a massacrarle in luoghi un po’ riparati (lo scorso anno se le portavano sulle fronde dell’ulivo di fronte), quest’anno lo facevano direttamente ai piedi degli alveari.) Share on Facebook Share Share on TwitterTweet Send email Mail Print Print